Per i bonus edilizi, a partire dal 17 febbraio 2023 non è più possibile optare per la cessione dei crediti o richiedere lo sconto in fattura.
1. INTERVENTI INTERESSATI
Con riguardo a questi interventi:
recupero del patrimonio edilizio;
efficienza energetica;
adozione di misure antisismiche;
bonus facciate;
installazione di impianti fotovoltaici;
installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici;
superbonus;
non è più consentito optare per la cessione del credito o dello sconto in fattura.Unica modalità di recupero delle spese resta la detrazione in dichiarazione dei redditi.
Tale principio subisce due eccezioni. Le opzioni per cessione del credito o sconto in fattura restano ammesse in caso di:
interventi di superamento ed eliminazione di barriere architettoniche (detrazione 75%);
interventi con detrazione superbonus eseguiti su immobili colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009 o su immobili danneggiati da eventi meteorologici a partire dal 15 settembre 2022 situati nella regione Marche, per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
2. DECORRENZA DEL BLOCCO
Non è più possibile riconoscere sconti in fattura o cedere crediti edilizi a partire dal 17 febbraio 2023, tranne per i lavori già in essere.
In particolare, nel caso di interventi con detrazione superbonus, è ancora possibile accedere a queste possibilità a condizione che, prima del 17 febbraio:
in caso di lavori condominiali, risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la CILA asseverata;
per lavori eseguiti su singole unità immobiliari, risulti presentata la CILA asseverata;
per gli interventi che implicano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Per gli altri tipi di interventi edilizi, diversi dal superbonus, il blocco non si applica per i lavori per i quali, prima del 17 febbraio:
risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, quale una CILA, se necessario;
nel caso non sia prevista la presentazione di un titolo abilitativo (edilizia libera) occorre che:
siano già iniziati i lavori;
oppure, nel caso non siano ancora stati iniziati i lavori, entro il 16 febbraio siano stati versati acconti o sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per l’esecuzione dei lavori. In assenza di acconti o di stipula di accordi vincolanti, la data di inizio lavori o della stipula dell’accordo deve essere attestata sia dal fornitore che dal committente dei lavori attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
nell’ipotesi di acquisto di posti auto pertinenziali, o di acquisto di unità immobiliari da imprese di costruzione o ristrutturazione che hanno eseguito lavori di restauro o ristrutturazione su interi edifici o interventi antisismici con demolizione e ricostruzione di interi edifici, risulti presentata la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori
Spalma-crediti decennale
I crediti d’imposta posseduti da cessionari e fornitori che hanno riconosciuto lo sconto in fattura per interventi con detrazione:
superbonus;
eliminazione barriere architettoniche 75%;
sismabonus/sismabonus acquisti possono essere spalmati in dieci rate annuali anziché in quattro o cinque.
Tale possibilità è riconosciuta a condizione che:
i crediti non siano ancora stati utilizzati;
derivino da opzioni inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2023;
sia inviata un’apposita comunicazione all’Agenzia delle entrate, tramite la Piattaforma cessione crediti, a decorrere dal 2 maggio 2023.
Spalma-detrazione decennale
Per i contribuenti che hanno sostenuto spese per interventi con detrazione superbonus nel 2022, diviene possibile ripartire la detrazione in dieci quote anziché in quattro. Condizione per fruire di questa maggiore ripartizione è la formulazione di un’opzione a partire dal 2023, nella dichiarazione dei redditi modello Redditi o 730/2024. È quindi indispensabile non indicare le spese nella dichiarazione dei redditi relativa al 2022, perché questo implicherebbe fruire della detrazione in quattro anni.
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