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Bonus edilizi – Anticipazioni dalla Legge di bilancio 2026.

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Reggio Emilia, 1/12/2025

Circolare 79|2025

 

Pur se conosceremo il testo definitivo della Legge di bilancio per il 2026 solo a fine anno, riteniamo utile anticipare che nel 2026 le agevolazioni legate al recupero edilizio ed al risparmio energetico dovrebbero essere riproposte nelle stesse versioni previste nel 2025.

 

Il superbonus ed il bonus per eliminazione barriere architettoniche (detrazione 75%) dovrebbero invece chiudersi al 31 dicembre 2025.

 

1.   Bonus recupero edilizio.

 

Così come già previsto nel 2025, anche nel 2026 la percentuale di detrazione dovrebbe continuare a differenziarsi in ragione dell’anno di spettanza e del fatto che le spese siano sostenute da parte di titolari di diritti di proprietà o di diritti reali di godimento sull’abitazione principale o meno.

 

In particolare, anche per il 2026 sembra previsto che:

-      in linea di principio, la detrazione spetta in misura pari al 36% per le spese sostenute, oltre che nel 2025, nel 2026, e al 30% per le spese sostenute nel 2027;

-      in caso di spese sostenute da parte di titolari di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento sull’abitazione principale, la detrazione viene fissata al 50% nel 2025 e nel 2026 e al 36% nell’anno 2027.

 

Le stesse percentuali dovrebbero continuare a valere anche per gli interventi di riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per gli interventi di riduzione del rischio sismico eseguiti con demolizione e ricostruzione di interi edifici e successiva rivendita (sismabonus-acquisti)

 

Per tutte le agevolazioni, il limite di spesa resta pari a 96.000 euro e la detrazione va ripartita in dieci quote annuali.

 

In ogni caso va ricordato che, già dal 2025, la detrazione è preclusa per le spese per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.

 

2.   Bonus risparmio energetico.

 

In analogia a quanto previsto per le spese di recupero edilizio, per tutte le tipologie di interventi agevolati ai fini del risparmio energetico, la detrazione per le spese sostenute negli anni 2025 e 2026 dovrebbe essere fissata in misura pari al 36% ed al 30% per le spese sostenute nel 2027.

 

Nel caso in cui le spese siano sostenute da parte di titolari di diritti di proprietà o di diritti reali di godimento sull’abitazione principale, la detrazione prevista diviene pari al 50% oltre che nel 2025 anche nel 2026 ed al 36% nel 2027.

 

Restano invariati i limiti di detrazione, ed i massimali di spesa previsti nel 2026 si allineano a quelli già fissati nel 2025.

 

Già dal 2025, sono esclusi dalla detrazione per risparmio energetico gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili. 

 

3.   Le condizioni per accedere alla detrazione del 50%.

 

La maggiorazione al 50% spetta a condizione che, al contempo:

-      colui che intende ottenere l’agevolazione sia titolare di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione);

-      l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale.

 

Con riguardo al primo requisito, oltre al diritto di proprietà dà accesso all’agevolazione anche la titolarità di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare.

 

Rilevano quindi, oltre al diritto di uso e di abitazione, anche l’usufrutto, la nuda proprietà e la proprietà superficiaria.

 

Poiché viene dato rilievo unicamente alla proprietà o alla titolarità di un diritto reale di godimento, il familiare convivente e il detentore dell’immobile (quale, ad esempio, il locatario o il comodatario), possono avere accesso alla detrazione solo nella misura del 36% per il 2025 e per il 2026 o del 30% nel 2027.

 

Ai fini della detrazione, per la definizione di “abitazione principale” occorre fare riferimento all’art. 10, comma 3-bis del TUIR, in base al quale “per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente. Non si tiene conto della variazione della dimora abituale se dipendente da ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, a condizione che l’unità immobiliare non risulti locata”.

 

Nel caso in cui gli interventi riguardino un’abitazione che sarà adibita ad abitazione principale solo a fine lavori, è ammesso accedere alla detrazione maggiorata del 50% a condizione che effettivamente l’immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori.

 

Nella sostanza, le condizioni per accedere alla detrazione del 50% devono essere verificate:

-      all’inizio dei lavori, per quanto riguarda la titolarità dell’immobile;

-      al termine dei lavori, con riguardo alla destinazione dell’immobile ad abitazione principale.

 

Per quanto riguarda il “sismabonus acquisti”, il requisito per ottenere l’aliquota maggiorata sussiste se l’immobile viene adibito ad abitazione principale entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui si fruisce per la prima volta della detrazione.

 

4.   Bonus mobili.

 

Secondo le bozze della Legge di bilancio 2026 attualmente disponibili, dovrebbe essere possibile accedere al bonus mobili anche nel 2026, in misura pari al 50% e nel limite di spesa massimo di 5.000 euro.

 

Per il bonus mobili da scontare nel 2026, condizione di accesso sarà l’esecuzione di interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2025.

 

Qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati nell'anno precedente a quello di acquisto, ovvero siano iniziati nell'anno precedente a quello dell'acquisto e proseguiti in tale anno, il limite di spesa deve essere quantificato al netto delle spese sostenute nell'anno precedente per le quali si è già fruito della detrazione.

 

5.   Bonus giardini.

 

Il bonus giardini non è più previsto già a partire dal 2025 e non verrà riproposto nel 2026.

 

6.   Bonus barriere architettoniche.

 

La possibilità di ottenere il bonus barriere architettoniche (detrazione pari al 75%) è prevista solo fino al 31 dicembre 2025. Attualmente non sono previste proroghe per gli anni successivi.

 

7.   Superbonus.

 

Nel 2026 il superbonus dovrebbe venire meno definitivamente, ad eccezione degli interventi su immobili colpiti dagli eventi sismici che si sono verificati nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria.

 

8.   Limiti alle detrazioni per redditi superiori a 75.000 euro.

 

Si ricorda che, già a partire dal 2025, per i soggetti con redditi superiori a 75.000 euro è previsto un limite massimo di spese detraibili che incide su tutte le detrazioni, ad eccezione delle spese sanitarie.

 

In particolare, gli oneri detraibili possono abbattere le imposte dovute solo fino ad un limite calcolato moltiplicando un importo base per un coefficiente determinato sulla base del numero dei figli a carico.

 

L’importo base è pari a:

-  14.000 euro, se il reddito complessivo è superiore a 75.000 euro e non superiore a 100.000 euro;

-  8.000 euro, se il reddito complessivo supera 100.000 euro.

 

Il coefficiente è pari a:

-      0,50, se ne nucleo familiare non sono presenti figli a carico;

-      0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;

-      0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;

-      1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio a carico in condizioni di disabilità.

 

Combinando questi due elementi, in ragione del reddito e del numero di figli a carico, il limite degli oneri detraibili può essere così riassunto:

 


 

Reddito complessivo

Numero di figli a carico

Oltre 75.000 e fino a 100.000

Oltre 100.000

Nessuno

7.000 (14.000*0,5)

4.000 (8.000*0,5)

Uno

9.800 (14.000*0,7)

5.600 (8000*0,7)

Due

11.900 (14.000*0,85)

6.800 (8.000*0,85)

Più di due o un figlio disabile

14.000 (14.000*1)

8.000 (8.000*1)

 

Per le spese di ristrutturazione da sottoporre a tale limite, rilevano le rate di spesa riferite a ciascun anno. Restano escluse dal nuovo limite le spese per interventi edilizi sostenute fino al 31 dicembre 2024.

 

Tabella riassuntiva

 

 

2025

 

2026

 

2027

 

Bonus ristrutturazioni prima casa

 

50%

 

50%

 

36%

Bonus ristrutturazioni

seconda casa

 

36%

 

36%

 

30%

 

Ecobonus (esempio: caldaia, infissi, pannelli solari, pompe di calore) prima casa

 

 

50%

 

 

50%

 

 

36%

 

Ecobonus (esempio: caldaia, infissi, pannelli solari, pompe di calore) seconda casa

 

 

36%

 

 

36%

 

 

30%

 

Ecobonus – riqualificazione edifici e parti comuni prima casa

 

 

50%

 

 

50%

 

 

36%

 

Ecobonus – riqualificazione edifici e parti comuni seconda casa

 

 

36%

 

 

36%

 

 

30%

 

Sismabonus prima casa

 

50%

 

50%

 

36%

 

Sismabonus seconda casa

 

36%

 

36%

 

30%

 

Sismabonus acquisti prima casa

 

50%

 

50%

 

36%

 

Sismabonus acquisti seconda casa

 

36%

 

36%

 

30%

 

Bonus mobili

 

50%

 

50%

 

-       

 

Bonus barriere architettoniche

 

75%

 

-        

 

-       

 

Bonus verde

 

-        

 

-        

 

-       

 

Superbonus condomini

 

65%

 

-        

 

-       

 

A disposizione per ogni ulteriore approfondimento. Con i migliori saluti.

 

SCALABRINI CADOPPI & ASSOCIATI


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